home -> Introduzione -> Quali sono le difficoltà di un bambino disattento e iperattivo -> Le caratteristiche della difficoltà in diverse fasi evolutive -> Diffusione -> I bambini con difficoltà di attenzione e iperattività e le loro emozioni -> Le cause -> Come aiutare i bambini con difficoltà di attenzione e iperattività -> Come intervenire? -> Bibliografia
Le emozioni sono la risposta della nostra mente e del nostro corpo agli stimoli che riceviamo dall’ambiente. Sono processi complessi e soprattutto in età evolutiva è importante dedicarvi attenzione poiché la dimensione affettiva del bambino contribuisce alla formazione della sua personalità, influenzando il modo di interpretare gli eventi e rispondervi adeguatamente. Ripensando quindi alle caratteristiche di questi bambini proviamo a metterci letteralmente “nei loro panni” e ad immaginare quali possono essere le loro emozioni e i loro pensieri … L’impulsività ad agire senza pensare, il bisogno di muoversi spesso e cambiare velocemente attività, la disorganizzazione nel fare le cose, la disattenzione e il rischio di sbagliare qualcosa, il bisogno di ricompense immediate, l’inadeguatezza nel comportarsi con gli altri, a quali emozioni saranno associate? È importante riflettere anche su come il bambino con difficoltà di attenzione e sintomi iperattivi tende ad interagire con le persone che lo circondano, spesso i suoi comportamenti possono mettere a dura prova i genitori, insegnanti e compagni di classe. L’immagine che viene rimandata al bambino è quella di irresponsabile, incapace di stare con gli altri, irritante e si crea così un circolo vizioso tale che il bimbo interiorizza questa immagine negativa e vi si comporta di conseguenza; diminuisce così in modo progressivo la stima di sé e la fiducia sulle proprie capacità. Una risposta alla domanda che ci siamo posti in precedenza potrà quindi essere simile a questa : |
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Gestire emozioni di questo tipo e avere una bassa autostima diventa difficile per il bambino che inizia ad accumulare tensioni emotive e cognitive.Nel tentativo di tenere a bada il carico generale generato da questo accumulo le energie cognitive diminuiscono e si innesca un successivo circolo vizioso: il bambino è disattento e distratto, incapace di introdurre informazioni e nozioni, si abbassano le prestazioni scolastiche e si accentuano le difficoltà relazionali. Ansia, tristezza e rabbia possono prendere il sopravvento. Molto spesso questi bambini possono sentirsi tristi, sviluppare delle paure specifiche o sentirsi molto preoccupati è importante che genitori e insegnati siano attenti a riconoscere questi ulteriori segnali di disagio in modo da poter dare al bambino la sensazione di essere ascoltato anche nella sua sofferenza emotiva ed eventualmente rivolgersi ad esperti per ricevere un aiuto adeguato ai suoi bisogni. Le condizioni di disagio emotivo più frequentemente associate a difficoltà di attenzione e iperattività possono essere: - Stati di ansia Si manifesta con preoccupazioni non controllabili e sensazioni fisiche come tremore, accelerazione del respiro e del battito cardiaco, mal di pancia. Se il bambino o l’adolescente vive un costante stato di tensione non associato ad una situazione specifica allora si parla di ansia generalizzata; se invece la tensione è legata a un evento specifico, ad esempio la scuola o un insetto o trovarsi in gruppo, allora si parla di fobia. - Tono dell’umore basso Si manifesta con intensi sentimenti di tristezza, perdita di interesse per le attività preferite, difficoltà nel sonno, irrequietezza, iperattività o al contrario mancanza di energie. - Atteggiamenti oppositivi e provocatori Si riscontra quando un bambino o un adolescente manifesta un atteggiamento persistente o costante di sfida, disubbidienza e ostilità nei confronti dei genitori, degli insegnanti e degli adulti in generale. - Problemi di condotta Riguarda gli adolescenti che agiscono comportamenti che violano le regole sociali. |