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Le abilità visuo-spaziali permettono di avere informazioni sull’orientamento spaziale (ad esempio distinguere una linea orizzontale da una verticale) e di codificare le relazioni spaziali reciproche tra due o più stimoli (ad esempio un oggetto si trova a destra di una altro). Tali abilità consentono la percezione delle relazioni spaziali tra le lettere e le parole all’interno dello spazio del foglio, la loro posizione rispetto al rigo, la percezione dell’orientamento e dell’inclinazione dei tratti.

L’integrazione visuo-motoria si riferisce all’abilità di coordinare le informazioni visive con quelle del sistema motorio (ad esempio saper ricopiare un semplice cerchio). Infatti, questo sistema è coinvolto in particolare nel compito di copia del testo.

Le abilità motorie necessarie per poter scrivere riguardano la motricità fine (l’uso delle mani) ed in particolare la capacità di realizzare specifiche sequenze di movimenti entro vincoli di tempo e di spazio.

La cinestesia (o propriocezione) riguarda l’abilità di discriminare la posizione delle parti del corpo, la direzione e l’ampiezza dei loro movimenti. Questo sistema nella scrittura influenza la prensione, la forza applicata e fornisce le informazioni sulla direzionalità durante la formazione delle lettere.

 

Le caratteristiche che determinano una buona qualità di scrittura sono molte.

E’ difficile poter definire le caratteristiche di una corretta scrittura dal punto di vista grafo-motorio, ma Blason e i suoi collaboratori (2004) hanno individuato alcuni parametri grafo-motori e posturali implicati nell’attività di scrittura, che influenzano la sua resa formale. Tali variabili sono: la velocità, la leggibilità, la direzionalità, la grandezza, la spaziatura tra lettere e parole, l’allineamento delle lettere sul rigo, la pressione, la postura del corpo e la prensione della penna.

Cerchiamo di capire le caratteristiche di queste variabili e in che modo influenzano la qualità della scrittura.

La velocità di scrittura riguarda il tempo impiegato a scrivere le lettere; un ritmo di scrittura particolarmente lento può costituire un’interferenza con lo scorrere delle idee, rallenta gli aspetti compitazionali o crea interferenze alle attività della memoria a breve termine. E’ importante che il bambino dopo aver appreso i corretti schemi motori della scrittura li automatizzi in modo tale da poter scrivere con una certa rapidità.

La leggibilità della scrittura riguarda la leggibilità dei singoli grafemi: un grafema è  leggibile quando è identificabile anche al di fuori della parola in cui è inserito mentre è irriconoscibile quando è deformato a tal punto da non essere identificabile.

La direzionalità del movimento nella scrittura (ad esempio la direzione con cui viene eseguito il cerchio della lettera “O”)  rappresenta un aspetto che deve essere necessariamente appreso per imitazione sotto la guida di un insegnante, il quale mostra i movimenti per la realizzazione delle lettere e il quale si assicura che siano ripetuti correttamente.

Per avere una buona qualità di scrittura è necessario rispettare la proporzione tra le lettere (grandezza assoluta) e tra le parti di una stessa lettera (grandezza relativa).

Gli spazi nella scrittura includono sia la spaziatura tra le lettere che tra le parole. Lo spazio lasciato tra  una parola e l’altra dovrebbe essere pari alla dimensione di una lettera media (es. “a”). Gli studiosi che si occupano di quest’aspetto riconoscono che uno spazio di 2 mm o inferiore tra parole è insufficiente per la leggibilità. E’ difficile descrivere quale possa essere la giusta spaziatura tra le lettere all’interno delle parole: queste non dovrebbero essere né troppo ampie, né troppo ristrette, in modo da permettere di riconoscere facilmente la parola.

L’allineamento delle lettere sul rigo riguarda la capacità di mantenere la scrittura sul rigo, senza discostarsi in maniera visibile dalla riga di base, al di sopra o al di sotto di questa.

Premere la punta della penna sul foglio è un’azione necessaria in quanto è la pressione esercitata che crea l’attrito necessario per la fuoriuscita dell’inchiostro. Il bambino deve acquisire la capacità di dosare la forza sul foglio esercitando la giusta pressione sulla penna.


Corretta postura durante la scrittura

La corretta posizione del corpo (postura) durante la scrittura è essenziale per produrre una scrittura efficiente ed evitare affaticamento e dolore a schiena e arti superiori. La distanza ottimale dell’occhio dal foglio è di circa 30 cm, la postura corretta è quella in cui il bambino forma con il corpo tre angoli di 90° (all’anca, al ginocchio e alla caviglia). La mano che non scrive dovrebbe essere poggiata sul foglio allo scopo di stabilizzarlo o di modificarne la posizione a seconda delle esigenze del compito.

Prensione a tre dita dinamica

Per quanto riguarda la prensione della penna non esiste un solo modo corretto di impugnare la penna mentre si scrive, ma si suggerisce di aiutare l’allievo a raggiungere quella che è chiamata “prensione a tre dita dinamica” perché permette alle articolazioni di muoversi liberamente e fornisce la maggior quantità di input sensoriali al sistema nervoso per l’esecuzione motoria. Non è sempre utile proporre un cambio di prensione, quando questa non è convenzionale, a meno che si manifesti una reale necessità.

 

Porre attenzione a tali variabili durante il processo di apprendimento della scrittura, permette all’adulto di dare indicazioni specifiche al bambino rispetto alle sue difficoltà che possono riguardare in modo specifico alcune variabili, aiutandolo così ad apprendere lo schema motorio corretto.

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